Avatar


Giorno uno

Written by:

adelina

in CORONAVIRUSDIARYSTORIES
La mia vita ai tempi del coronavirus.

Per fortuna qui dove ci troviamo, ci sono relativamente pochi italiani.

Oggi è sabato ed è arrivato il momento di fare la spesa. Ci siamo fortunatamente svegliati presto, verso le 8, quindi colazione veloce durante la quale cercavamo di metter giù una lista della spesa sensata. L’idea principale è stata acquistare prodotti di lunga durata, e avere una scorta sufficiente per non dover fare spesa ogni settimana, ma come minimo ogni due/tre.

Ovviamente, io ho dimenticato come al solito la lista della spesa sul tavolo, accorgendomi di ciò quando eravamo già parecchio lontani da casa, pazienza.

La giornata era soleggiata e calda, quindi una bella passeggiata verso il supermercato non ce la toglieva nessuno, anche perché fa bene camminare tempo permettendo.

Per prima cosa abbiamo deciso di andare al Delhaize (equivalente dell’Esselunga italiana). Era presente relativamente poca gente, dato l’orario, ma alcuni scaffali raccontavano di un assalto senza precedenti di ieri. Mancava il lievito fresco per esempio, e il reparto carne era mezzo vuoto, ma per fortuna per noi non era un problema, abbiamo preso solo un misto di carne trita per delle lasagne. Poi abbiamo preso latte, un paio di birre, cioccolato e legumi.

Una volta rientrati a casa, smistata la spesa, ci siamo riposati cazzeggiando. Verso le 14 abbiamo pranzato di fretta, caffé e poi cazzeggio di nuovo.

Alle 17 ci siamo decisi di recarci al solito negozio di alimentari dove troviamo prodotti italiani e della frutta e verdura decente.

Arrivati, abbiamo trovato molte più persone del solito, dopo un po’ di indecisione davanti all’ingresso, siamo entrati. Tra le prime cose ho cercato i guanti in lattice e ne ho indossati due, per evitare di toccare frutta e verdura a mani nude.

Abbiamo comprato chili di pasta Molisana, 10kg di farina italiana, freselle, e poi tanta verdura. Formaggi a volontà, quelli a pasta filata, il parmigiano reggiano e del formaggio fresco. Un pacco di biscotti Macine, e una confezione di barrette kinder per qualche merenda ogni tanto (troppo buone, :D).

Siamo rientrati, sistemato tutto quanto e poi relax. Tisana riscaldante, cazzeggio e le news.

Per cena ho preparato delle piadine, farcite da Andrea, squisite. Abbiamo deciso di mettere da Dplay “Fratelli di Crozza”, che poi, dato che non ha pubblico, lo ha rinominato “Crozza senza Fratelli”. Non è stata una buona idea guardarlo durante la cena, perché più volte ho rischiato lo strozzamento causa risate incontrollabili. Così lo abbiamo messo in pausa e finito di vedere dopo cena.

Verso mezzanotte, una doccia e via, a letto, lui a dormire e io a cercare di prendere sonno, come sempre senza successo.

A domani